lunedì 31 ottobre 2016

Livereport 22-10-2016 - DGM - Jailbreak



Locale: Jailbreak 
Data:   22/10/2016
Bill:


DGM

Influence X
Mindcrime

Report e a cura di: L. Palestini





In collaborazione con:



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È inevitabile che quando si dice Jailbreak si parla di una serata all'insegna del metal, della birra e del divertimento! Devo dire che rimarrà nel mio cuore, con una settimana decisamente poco entusiasmante alle spalle, quello che mi spingeva a forza verso le transenne sotto il palco di questo locale era essenzialmente la voglia di passare delle ore memorabili. Passo quindi a prendere il mio inseparabile compagno di concerti, il quale sembra portare anche lui il peso sulle spalle di questa settimana maledetta e ci avviciniamo alle luci del JB.

C'è già un cospicuo numero gruppetti di amici che chiacchierano allegramente, sorseggiando chi una una bella birra e chi una bibita rinfrescante, in questa serata romana da ritorno d'estate, che a fine ottobre non guasta mai. Insomma, si respira un'aria diversa, c'è l'aura della nostra gente a pompare energia positiva sulla scena, che dire...quel senso quasi di casa che ti accoglie ogni volta che ci torni, lasciando fuori la grande parte degli screzi e delle rotture di coglioni che quotidianamente ti accompagnano, nel momento in cui inizia la festa.

Mindcrime

Aprono le danze i Mindcrime, che entrano in scena ed attaccano senza troppe balle, da grandi rockers che poi si rivelano essere nel corso della loro esibizione. Un incrocio malsano di vecchi gruppi e sonorità rock e NWOBHM, ma senza quella componente di "già sentito" che nelle giornate no intacca a malincuore come ruggine anche il sacro metallo di band del calibro di Judas Priest o Queensryche (dei quali questa, mi ha raccontato il bassista, era in passato una cover band). Un grande show davvero, anche se (e vorrei che fosse per loro un incoraggiamento, non una critica) un qualcosina in più di presenza scenica ad accompagnare la potenza distruttiva del loro suono sarebbe veramente la ricetta definitiva per il connubio della morte. Dopo una quarantina di minuti di puro Hard Rock, con qualcosa di prog e testi molto intriganti lasciano il palco agli elvetici (miei compaesani!) Influence X

Setlist:
Stormchild
Dreaming of Freedom
War in the Name of Peace
We were Dreaming
Thresholds of Time
You Always Believed in me
Life on the Run

Lineup:
Bruno Baudo – Vocals
Maurizio Taccioli – Guitar
Michele Serra – Guitar
Adriano Clienti – Bass
Dario Calì – Drums



Influence X
Questi ragazzi, all'inizio forse un pochino intimoriti dal pubblico della città eterna (anzi, sicuramente tramortiti per il viaggio e dall'inferocito traffico capitolino), montano su dal nulla questo spettacolo dall'inaspettata complessità e bellezza, un quintetto davvero molto equilibrato ed affiatato di persone che poi, dopo averci fatto due chiacchiere si sono rivelate essere davvero molto simpatiche ed alla mano. Un prog fumoso ma profondamente carico di emotività, non per forza sempre melodico, ma trascinante, una scaletta davvero molto interessante che fa viaggiare chi ascolta in atmosfere con le pareti fatte di suono, che guidano l'ascoltatore attraverso un labirinto di metallo. Niente da dire, molto affiatati ma compatti un po' meno, forse tra una canzone e l'altra i toni dei brani non cambiano moltissimo, però ogni pezzo ha il suo perché che va scoperto.

Setlist:
Determined
Terror keep on reign
Holy Ground
Existence
Voyager

Lineup:
Ramin Daenzer – Vocals
Rodger Iqbal – Guitar
Vito Staedler – Keyboards
Ralph Zollinger – Bass
Roger Heim – Drums

DGM
Dopo un cambio palco davvero rapidissimo, arrivano finalmente ad affacciarsi i DGM, che partono subito con i loro pezzi assolutamente stratosferici. Una chitarra ed una tastiera che conversano meravigliosamente, parlandosi tramite arzigogolati fraseggi taglientissimi, che per quanto complessi, assolutamente mai noiosi! Un basso che, purtroppo, e ripeto purtroppo, non si è sentito quanto serviva per comprenderne la complessità, reggeva la struttura dei vari pezzi in modo assolutamente magistrale, una esecuzione davvero impeccabile anche per quello che riguarda voce è batteria. Veramente poco da dire anche sui suoni, incredibilmente limpidi e diretti per essere un live, ma stiamo parlando di professionisti, e si vede da questi "piccoli" dettagli. Durante tutto lo show il pubblico accompagna la band nel rapido susseguirsi delle canzoni, finché poi alla fine il concerto si conclude, tra scroscianti applausi.
Una serata davvero riuscita, nonostante il fatto che, a mio avviso, una serata con due gruppi prog rischia di risultare a tratti un pochino martellante, ma la scelta delle band è stata accurata e questo non si è verificato, complimenti a tutti, organizzatori, tecnici, fonici e chiunque abbia contribuito per questo evento riuscito davvero bene.

Setlist:
Secret pt1
Secret pt2
Animal
Reason
No looking back
The passage
Daydreamer
Repay
Fallen
Ghosts of insanity
Disguise
Trust
Hereafter

Universe

Lineup:
Mark Basile – Vocals
Simone Mularoni – Guitar
Emanuele Casali – Keyboards
Andrea Arcangeli – Bass
Fabio Costantino – Drums

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