venerdì 28 aprile 2017

Live report 15-04-2017 - Sailing to Nowhere - Traffic


Locale: Traffic
Data:   15/04/2017

Bill:

Sailing to Nowhere
Overtures
Uncovered for Revenge

White Thunder


Report a cura di: Claudio Causio
Fotografia: G.V. PhotographyGALLERIA COMPLETA

in collaborazione con:


È il grande giorno per i romani Sailing To Nowhere che, dopo il successo di "To The Unknown", arrivano al release party del secondo disco, "Lost In Time", carichi a mille. Pertanto, giunge al Traffic, dove ormai la ciurma del veliero romano è di casa, il pubblico delle grandi occasioni, che sicuramente non resterà deluso dallo show offerto dei vari ospiti inclusi nel bill.

WHITE THUNDER

Giungiamo dunque ai cancelli del locale di via Prenestina attorno alle 20:30, proprio quando si decide di aprire le porte al pubblico, in perfetto orario. Una puntualità, questa, ribadita dall’effettivo inizio dell’esibizione, perché gli White Thunder salgono sul palco attorno alle 21. Già si intuisce la quantità di decibel offerta dall’imminente serata: molti dei presenti, infatti, si ricorderanno della giovane compagine romana per la sua eccezionale esibizione al Planet, sempre in apertura ai Sailing To Nowhere, nell’occasione in cui gli headliner della serata avevano ripreso il loro primo live album, di prossima uscita. Quel giorno gli White Thunder erano saliti sul palco per penultimi, oggi invece reggono il peso di aprire la serata, ma non si smentiscono: presentano un potente metal che unisce diversi sottogeneri, dal power all'heavy classico, ricordando a tratti band come i Rage Against the Machine. La band appare sicura e decisa, il palco è il suo habitat naturale, ed il padrone di casa parrebbe essere Mattia Fagiolo, che salta da una parte all’altra, riuscendo comunque a mantenere la sua voce sulle dovute tonalità. Presentano quindi una setlist potente, diretta, che esprime al meglio lo spirito della band, la loro energia e la loro voglia di suonare. I ragazzi hanno fame di palcoscenico, sono giovanissimi e meritano tutta l’attenzione che è stata rivolta loro.
Elevato, quindi, il livello tecnico, sia per composizione che in fatto di esibizione: basti pensare alle varietà di ispirazioni a cui il loro repertorio attinge, permettendogli di inserire in scaletta brani forti, accostandoli invece ad altri più melodici come Blind Eyes, o addirittura ad altri che presentano al loro interno passaggi in stile rap (per esempio il pezzo con cui hanno salutato il pubblico presente, "A Silence Remains"). Gli White Thunder sono una band potente, sarà un’ardua impresa per gli altri gruppi mantenere ritmi tanto alti.


Line up:
Mattia Fagiolo - Vocals
Jacopo
Fagiolo
Guitar  

Simone Ndyaie - Bass
Davide Fabrizio
Drums

Set list:
No fear that remains
Delphi's oracle
The demons in your head
Timeless despice
Blind eyes
A silence remains


UNCOVERED FOR REVENGE

Dopo un rapidissimo cambio palco, ecco salire sullo stage i quattro Uncovered For Revenge, guidati dalla frontman e vocalist Giorgia Albanesi, in un elegante abito nero. Il loro è un hard rock più melodico rispetto al pesante metal dei precedenti White Thunder, scandito dalla dolce ma allo stesso tempo aggressiva voce di Giorgia. Si presentano sul palco meno esuberanti dei giovani che li hanno preceduti, ma non meno preparati. Gli Uncovered For Revenge accompagneranno i Sailing To Nowhere in tour, e non a caso la ciurma romana ha scelto proprio questi ragazzi: il loro è un sound catchy, orecchiabile, ma allo stesso tempo diretto e potente, che unisce aspetti melodici ad altri più grezzi. Una band semplice: basso, chitarra, batteria e voce, ma tanto basta: non serve una seconda chitarra o una tastiera, riescono ad esprimere le loro idee musicali ed a raccontare le loro storie da soli. Quattro amici che suonano insieme da una vita (basti pensare a Stefano e Matteo, rispettivamente chitarrista e batterista, che sono fratelli).
Si presentano dunque con uno dei loro brani di punta: Can’t Be Saved - per il quale è stato girato anche un video - seguito da un’altra potente canzone; Tomboy. Durante il terzo pezzo, If You Want, vediamo salire sul palco uno special guest d’eccezione, Emiliano Tessitore (che più tardi si esibirà con gli headliner della serata), che si destreggia fra assoli e sguardi divertiti con il suo collega Stefano e che accompagnerà gli Uncovered For Revenge fino al termine del loro show. Non una lunghissima scaletta per i quattro, ma decisamente d'impatto e sicuramente molto godibile: i musicisti si divertono, il pubblico si diverte. La loro esibizione è stata un successo.


Line up:
Giorgia Albanesi - Vocals
Stefano Salvatori- Rhytm-guitar
Daniele Sforza- Bass
Matteo Salvatori - Drums



Set list:
Can't be saved

Tomboy
If you want
Postcard
Such a big lie
 OVERTURES

Neanche il tempo di una birra veloce, che gli Uncovered For Revenge lasciano la scena ai goriziani Overtures, sicuramente il gruppo più longevo della running line. Guidati dall’attuale voce dei Kaledon, Michele Guaitoli, la power/prog metal band del nord-est italiano scalda il pubblico in attesa dei Sailing To Nowhere. Gli Overtures presentano brani tratti dalla loro ampia discografia, in particolare dall’utimo disco, Artifacts. Se pensavamo che dopo gli White Thunder sarebbe stato difficile mantenere elevato il ritmo, ci sbagliavamo: dopo i suddetti White Thunder e gli Uncovered For Revenge, gli Overtures sono la ciliegina sulla torta delle band di apertura, introducendo il pubblico nel vasto mare del power metal, dove il “veliero Sailing” navigherà.
I goriziani sono una band scatenata, che mette l’anima e il cuore sul palco. Tecnicamente preparati e di questo non avevamo dubbi. L’unico punto interrogativo che resta è il basso: Luka si presenta infatti come un eccellente bassista dalle linee molto interessanti, ma penalizzato da un volume un po' basso. In alcuni passaggi è stato davvero difficile riuscire a distinguere il suo strumento dal resto. Un vero peccato. In conclusione, però, gli Overtures sono una band di grande valore, dimostrato anche dalla loro discografia e dalla loro longevità (più di dieci anni in giro per il mondo!). Ora toccherà ai nostrani Sailing coronare una bellissima serata all’insegna del metal. Ma prima una godibile esibizione di danzatrici del ventre. 


Line up:
Michele Guattioli - Vocals
Massimiliano Pistore- Guitar
Luka Klanjscek- Bass
Andrea Cum - Drums







Set list:
Repentance
The Maze
Artifacts
Savior
Unshared worlds
Gold
The oracle
Fly, Angel
SAILING TO NOWHERE
Ecco dunque che la compagine guidata da Marco Palazzi suona la carica: inizia il release party del loro Lost In Time, che prevedrà l'esecuzione dal vivo dell’intero album. Dopo la intro in base, segue Scream of the World, uscita di recente su YouTube con un official video. Sin dalle primissime battute, sembrano incorrerre degli imprevisti, perché Clara Trucchi, una delle due voci femminili, non si presenta sul palco, nonostante il suo microfono sia posizionato sulla scena. Sembrano, dicevo, perchè più tardi, queste prime preoccupazioni si trasformeranno in una delle più belle notizie della serata, l’annuncio, da parte del frontman della band, dello stato interessante della stessa Clara, che si esibisce sul palco con i suoi compagni per un unico brano. Come annunciato da Andrea Lanzillo, Clara canta per due, sfoderando tutte le sue doti canore.
Il loro spettacolo procede nel migliore dei modi, tra brani nuovi e pietre miliari del loro repertorio. Da sottolineare, fra i brani in anteprima, Suffering In Silence che, come nella traccia incisa sul disco, vede uno special guest alle pelli, l’ormai noto David Folchitto, che dà sfoggio delle sue indubbie qualità picchiando violentemente sulla batteria di Giovanni Noè.
I Sailing To Nowhere sanno come intrattenere il proprio pubblico, consegnando loro, tra coriandoli e danzatrici del ventre, uno show divertente e ben studiato. È inutile dire quanto la ciurma ami suonare i propri brani e quanto i suoi elementi appaiano uniti e coesi, nonostante i ripetuti cambi di formazione. I nuovi arrivati infatti sembrano essersi adattati alla perfezione, il che è senza dubbio una delle più grandi qualità della band romana, che chiude la propria setlist con i due pezzi forti You Won’t Dare e Sailing To Nowhere, le quali coinvolgono l’intero Traffic in grida e cori.
È stata una bellissima serata, dove tutto ha funzionato alla perfezione, dalla scaletta delle esibizioni al rispetto degli orari previsti, sino ovviamente alla piacevolezza di poter vedere band di generazioni differenti alternarsi sul palco e musicisti aiutarsi vicendevolmente (vedi Tessitore per gli UFR o Folchitto per i Sailing To Nowhere).
Chi non c’era ci sarebbe dovuto essere, chi c’era dovrebbe tornare, per supportare tutti questi meritevoli ragazzi. 
 Line up:
Marco Palazzi - Vocals
Heléna Pieraccini - Vocals
Clara Trucchi
- Vocals
Andrea Lanzillo - GuitarEmiliano Tessitore - Guitar
Alessio Contorni - Keyboards
Carlo Cruciani
- Bass
Giovanni Noé - Drums

Set list:
Scream Of The World
Ghost City
Big Fire
Fight For Your Dreams
Apocalypse
Suffering In Silence
Our Last Night On Earth
Fallen Angel
New Life
Start Again
You Won’t Dare
Sailing To Nowhere

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