martedì 2 maggio 2017

Live report 23-04-2017 - Lead Free - Dissesto


LocaleDissesto
Data:   23/04/2017
Bill:Lead FreeAfasia

Report a cura di: A. Hunt




E' stata una serata piacevole ed interessante, quella dello scorso 23 aprile, a ridosso della Liberazione e quindi anche ben posizionata all'interno della rosa di eventi nell'arco della settimana. Parliamo di due band veramente interessanti.  ed i cui integranti, si dimostrano anche essere persone davvero amabili e cortesi. Due band diverse in fatto di genere, ma che comunque compongono un bill ben assortito e godibile.

AFASIA
Aprono splendidamente le danze gli Afasia, dei quali già abbiamo avuto modo di parlare in passato, riguardo il loro primo lavoro (leggi qui) dal quale hanno attinto abbastanza poco, durante lo show.
Tecnicamente davvero ineccepibili, suonano un prog non troppo metallico ma comunque molto contaminato da vari generi, senza disdegnare inserti gustosi ed a tratti anche simpatici. Hanno il grande vantaggio di usare testi in italiano. Continuo a reputarla un'ottima scelta, data la complessità della musica. Sia presi singolarmente che nell'insieme, gli integranti della band sono davvero tutti dei validi musicisti. A tutta prima, potrebbe sembrare che la punta di diamante della band sia il cantante, date le sue doti inumane. In realtà, andando avanti nell'ascolto, ci si rende conto che Marco Civilla è si uno dei punti di forza del gruppo ma che non è affatto il solo. Gli Afasia, infatti, possono contare su una sezione ritmica davvero notevole e ben affiatata, dove il bassista lascia molto spesso spazio al batterista, compensando alla perfezione le parti più profonde e dandogli così modo di "giocare" amabilmente coi piatti. La chitarra e le tastiere, che molto spesso si scambiano i ruoli fra ritmiche e soli, completano la formazione strumentale della band. Il tutto è davvero ben congegnato e coronato da una voce capace di spaziare da tonalità profonde fino al registro di fischio. Davvero notevole.

Certo, per chi non ama il prog degli anni settanta, potrebbero risultare un po' pesanti, data la durata dei pezzi e la quantità di variazioni. Al di la del gusto, è innegabile che questi ragazzi ci sanno davvero fare, sia in fatto di composizione che di esecuzione.
Si muovono comunque in un ambiente abbastanza familiare, tanto che spesso il vocalist scherza amabilmente con gli astanti, in maniera molto sciolta.
L'unico neo che ho davvero trovato in questa band è la mobilità. Sono molto affiatati a livello musicale e si sente. Se riuscissero anche a farlo vedere (non dubito che sapranno lavorarci su) sarebbero davvero un gruppo perfetto.
Una band da tenere sicuramente d'occhio, considerato che molti dei pezzi eseguiti durante lo show erano totalmente inediti ed anche abbastanza freschi.
Ottima anche la scelta di non protrarre troppo a lungo lo show, a favore della fruibilità dello stesso.


Line up:Marco Civilla - VocalsFrancesco Lori - GuitarDamiano Lanciano - Bass
Giuseppe Poveromo - Tastiere
Fabio Riccucci - Drums


Setlist:
Chimera
Quel mostro senza cuore

Ladro del tempo
Perseo
Aria
Nelle vesti del mio ego parte 2

LEAD FREE
E' dunque il turno dei Lead Free, headliners della serata.
Apertura grintosa e decisa con "Still the fire burns", a seguito della quale, la vocalist presenta tutta la band.
Suonano un genere abbastanza diverso dagli Afasia. Più immediato, più diretto e dal groove più fruibile. La setlist è tratta in toto dall'album di prossima uscita "Lead Poisoning" (avrete modo di leggerne in un futuro molto prossimo).
Un misto fra Heavy e Gothic, che non tralascia passaggi più duri.
La scaletta viene snocciolata con disinvoltura e senza intoppi, sia dal punto di vista tecnico che esecutivo. Sono sicuramente una band performante, anche se, come per gli Afasia, consiglierei di lavorare un po' di più sull'immagine. Già, perchè se da un lato è vero che dalla loro possono contare sulla presenza scenica della front woman, dall'altro è altrettanto vero che Laura ha una voce molto morbida che, se non coadiuvata da un'immagine forte, rischia di smorzare l'energia che dovrebbe uscire dal palco. Dal punto di vista tecnico, anche per loro, i miei complimenti, soprattutto su "spell of sin", già reperibile come singolo. Anche l'inserimento delle basi, ha portato una miglioria notevole al sound generale della band. A questo proposito, è opportuno evidenziare la sincronia perfetta con le parti registrate, siano esse strumentali o corali. Forse, potrebbero sfruttare un po' di più la chitarra solista ma questa è una mia personalissima opinione, considerando che, comunque, le due chitarre di Federico e Fabio, sono un'assieme davvero gradevole. Gli assoli ed i fraseggi proposti, sono nel complesso, abbastanza succosi e sicuramente ben eseguiti. Ho apprezzato particolarmente il lavoro del bassista, Riccardo Ginestra. Molto fluido nell'esecuzione, sa essere anche un bassista dal suono netto e profondo. Dietro le pelli, Filippo Martini. E' un batterista che ha dimostrato una crescita notevole - non che prima fosse scarso, ovviamente - sia sotto l'aspetto della precisione nell'esecuzione, sia sotto quello della sintonia con il basso. Assieme fanno un paio davvero vincente. Lo si può notare su pezzi come più tirati come "Heavy machine gun". Bella anche la scelta dei suoni per quanto riguarda le chitarre. Mai troppo taglienti o troppo scure, mantengono comunque un suono dal carattere deciso, che riesce a rispettare gli spazi necessari ad una voce estesa e melodica come quella della front woman. Molto bella nel complesso, la dicotomia fra la durezza di alcuni riff e l'apertura dei ritornelli. Il non ripetere pedissequamente questa struttura su tutti i brani, rende lo show molto piacevole.

Una band dal suono muscoloso, dunque ma senza esagerare, esattamente come richiesto dal genere che eseguono.  Ottima scelta per quanto riguarda la chiusura. Inseriscono all'ultimo posto Altar of madness, a mio avviso uno dei brani più catchy della band.
I presupposti per fare strada ci sono tutti. Non ci resta altro che aspettare l'uscita del loro primissimo album.



Line up:Laura Crystal Emiliani - VocalsFederico Di Domenicantonio - Guitar
Fabio Moreschini - Guitar
Riccardo Ginestra - BassFilippo Martini - Drums



Setlist:
Still the fire burns
Moonshine
Shattered Cosmos
Spell of sin
Heavy machine gun

Beyond hope
Open the door
Altar of Madness

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