domenica 15 maggio 2016

Live Report del 7/5/2016 - Sailing to Nowhere + Irradia - Chinaski


Locale:     Chinaski
Indirizzo:  Via Pan 18 Roma

Data: 07/05/16

Band







Report a cura di: A.Hunt

Una bella serata, sotto il segno del divertimento e della buona musica, quella che si è svolta al Chinaski di via Pan. Il piccolo locale capitolino riparte alla grande, con una serata ben congegnata e sicuramente molto coinvolgente. Unico neo, a funestare l'evento, la mancanza d'illuminazione per tutta la via e nel ballatoio superiore dello stabile, che da accesso al locale. D'altra parte, si sa, la gestione delle infrastrutture capitoline, in questi anni lascia molto a desiderare, soprattutto per quanto concerne la periferia. Piccoli inconvenienti a parte, la serata è stata davvero molto piacevole e sicuramente di una riuscita inaspettata.

Aprono la serata nel migliore dei modi. Musica nel complesso davvero molto piacevole e variegata (cosa rara per la scena Romana). Gli Irradia sono un muro di suono che ti  arriva in faccia all'improvviso.Già dal primo brano, la band capitanata da un incontenibile Ivo Di Marco alla chitarra, sfodera potenza, melodia ed agilità nei passaggi stilistici. I suoni sembrano un po' taglienti da principio, ma già dopo il primo stacco melodico, se ne intuisce il motivo. Gli Irradia sono una band giovane, di recente formazione, con alle spalle un cambio di lineup alla voce ed al basso, fresco di due settimane. Proprio questa velocità nel trovare la propria strada, mi ha lasciato di stucco. Bruno Falconi, alla voce, riesce a passare con semplicità da uno stile all'altro, alternando Scream e voce pulita, in maniera abbastanza piacevole e sicuramente mai noiosa. Perde un po' sull'uso del microfono. Il nuovo bassista, Mattia Ceccarelli, è preciso e ben inserito nel gruppo. Nascosta dietro all'apparente timidezza, si cela un'ottima padronanza dello strumento. Luca Buonfiglio, alla batteria, guida la band con sicurezza e potenza, senza trascurare la precisione.
Insolitamente, è il chitarrista, Ivo Di Marco a presentare i pezzi. E' sicuramente il trascinatore del gruppo e quello che interagisce di più con il pubblico. E' proprio questa insolita dicotomia Ivo-Bruno, uno dei punti di forza della band, oltre all'evidente mole di lavoro svolto fra le quattro mura della sala prove. Visivamente un po' scollati ma sicuramente coerenti nel suono e nell'esecuzione, gli Irradia hanno montato uno show molto piacevole, soprattutto verso la fine, quando fa la sua comparsa Alessia della Valle alla voce, quasi all'improvviso ma senza risultare un teatrino improvvisato. L'impressione di chi scrive, sembra essere stata ampiamente condivisa dal pubblico, che pian piano, richiamato dalla musica degli Irradia, confluisce all'interno del piccolo locale romano. Il penultimo pezzo, strumentale, viene dunque eseguito in una sala ormai gremita di spettatori, che non mancano di mostrare il proprio apprezzamento per questa band che sembra avere davvero tanto da raccontare. Potente e precisa anche la chiusura, per uno show sicuramente perfettibile - cosa non lo è del resto? - ma comunque ben preparato e molto divertente. Vi consiglio caldamente di tenerli d'occhio.

Line up:
Bruno Falconi: Voce
Ivo Di Marco: Chitarra
Mattia Ceccarelli: Basso
Luca Buonfiglio: Batteria

Guests:
Alessia della Valle: voce

Setlist:
Missing meaning
Ending Days
Never been wronger
Going away
Victim
Right Now
Dimmi se ti basta
Blood Signs
Qualche piccolo inconveniente tecnico prima dello show, non impedisce ai nostri di regalare al pubblico una performance energica e molto divertente. Risolti i problemi di cavetteria, i Sailing to Nowhere partono a cannone con l'aggiunta di un chitarrista nella lineup ed una special guest alla voce femminile. Inizialmente penalizzati da alcune imprecisioni del fonico, tirano dritto come se nulla fosse, mostrandosi uniti e compatti, come di consueto. Corretto il tiro al mixer sul secondo pezzo, anche dal punto di vista acustico, la serata prende una piega nettamente migliore. I "marinai", non si risparmiano su nulla, guidati dai colpi di Giovanni Noè alla batteria, che scandisce il ritmo di voga come avesse il Mjolnir fra le mani, anzichè due semplici bacchette. Anche il resto della ciurma non è da meno. Il basso di Carlo Cruciani è sempre preciso e composto, così come la tastiera di Valentina de Iuliis, che non risente affatto della chitarra aggiunta. Andrea Lanzillo, alla chitarra, sembra aver trovato un'ottima sintonia con Emiliano Tessitore, entrato a far parte della band da pochissimo eppure già in carreggiata. Sembra suonino assieme da una vita. La sezione canora, con alla voce maschile un attivissimo Marco Palazzi e la guest Alessandra Filippi, non delude le aspettative del pubblico che, in buona parte, conosce i brani della band e non si risparmia di cantarli, soprattutto quando viene presentata una cover di Bard's Song (Blind Guardian), praticamente a cappella. Siamo alla metà dello show, eppure lo spettacolo non perde energia. Con questo live, i Sailing to Nowhere, colgono l'occasione per dare un assaggio del prossimo disco, con "Fight for your dreams". Piazzarla nel mezzo della setlist si è rivelata evidentemente un'ottima scelta, dato l'impatto con cui si apre il pezzo e l'energia che mantiene per tutta la sua durata. Bella anche l'idea di tagliare nettamente in due lo spettacolo, inserendo immediatamente dopo "Strange dimension", ballad dal sapore malinconico e comunque molto accattivante. Su questo pezzo, i marinai, possono vantare la collaborazione con David Folchitto, al quale, per l'esecuzione del brano, Noè cede il posto dietro le pelli. Il brano inciso, vanta anche la collaborazione di Leonardo Porcheddu, alla chitarra - altro nome di rilievo nella scena italiana - egregiamente sostituito da Lanzillo e Tessitore che proprio sul brano più melodico, dimostrano di aver trovato l'alchimia perfetta. E' solo la calma che precede la tempesta. Si torna all'head banging che ci accompagna fino alla fine della performance, assieme all'incessante interazione con il pubblico ed annesso lancio d'acqua dal palco, data la temperatura raggiunta all'interno del locale. Tanta è l'energia trasmessa, che il pubblico richiede il bis a gran voce, alla fine della performance. I Sailing, non mancano di accontentare i loro spettatori e tornano ad eseguire l'omonima "Sailing to Nowhere". Nonostante i problemi alla testata, che costringono Lanzillo a lasciare il palco, il brano mantiene tutta la sua energia.La band dimostra ancora una volta di saper tirare dritto nonostante le difficoltà. Il "Veliero", come amano definirlo loro, ha ancora molte miglia da percorrere davanti a se, e sembra proprio che i Sailing to Nowhere, vogliano farlo viaggiando a molti nodi.

Personalmente, l'ho trovato uno degli show più divertenti e coinvolgenti ai quali io abbia assistito dall'inizio di questo funesto 2016 e consiglio a chiunque ami il metal più melodico, di non perdersi i prossimi.

Line up:
Marco Palazzi – Voce
Andrea Lanzillo – Chitarra
Emiliano Tessitore – Chitarra
Valentina de Iuliis - Tastiere
Carlo Cruciani – Basso
Giovanni Noè – Batteria

Guests:
Alessandra Filippi - Voce
David Folchitto - Batteria

Setlist:
No dreams
Big Fire
Fallen Angel
Lovers on planet earth
Fight for your dreams
Strange dimension
Sweet rain
Left Outside alone
Sailing to nowhere
You won't dare

Nessun commento :

Posta un commento